La prima uscita editoriale della casa editrice Thule Italia si caratterizza per l’eccellente qualità del lavoro prodotto.
Si tratta della traduzione italiana, rivista ed ampliata, dello studio di Stuart Russell e Jost W. Schneider, uscito in Germania nel 1989 presso l’editrice Heitz & Höffkes e ripubblicato nel 1998 dalla Brienna Verlag, dedicato allo studio del castello di Wewelsburg, centro ideologico e scuola quadri delle Schutzstaffel.
Chi temesse di trovarsi di fronte al solito filone di pseudo-studi esoterici, che da qualche hanno vengono incessantemente proposti da svariate case editrici per un pubblico dal palato non troppo fine, dovrà prontamente ricredersi. La ricchissima documentazione iconografica, che giustifica pienamente il costo del testo, l’apparato documentale, i riferimenti bibliografici e d’archivio fanno di questa opera uno strumento indispensabile per quanti volessero approfondire lo studio di un momento centrale della storia europea senza farsi avvolgere da deliri ed illazioni occultistiche.
Fin dalla sobria introduzione alla seconda edizione di uno degli ultimi testimoni diretti, il Dott. Bernhard Frank che lavorò dal 1935 al 1939 nella fortezza in qualità di studioso delle tradizioni popolari, l’opera si caratterizza per il rigore e la serietà dei riferimenti storici. Il castello di Wewelsburg, situato su un’altura della parte orientale della Vestfalia a circa 14 km dalla città di Paderborn, fu scelto come centro ideologico dal Reichsführer SS Heinrich Himmler il 3 novembre 1933, il giorno della sua prima visita dell’imponente maniero dalla inconsueta pianta triangolare.
Il testo ricostruisce minuziosamente lo sviluppo del castello e delle costruzioni limitrofe, dalla completa ristrutturazione all’ordine di distruzione dato dallo stesso Reichsführer SS ed attuato il 31 marzo 1945 dal pluridecorato SS-Hauptsturmführer Heinz Macher. Il testo ripercorre con le fotografie ed i documenti originali tutte le fasi dello sviluppo della fortezza: l’abbandono negli anni precedenti il nazionalsocialismo, l’inizio dei lavori di rifacimento, la nascita della scuola quadri dirigenti SS, la costruzione della cripta nel torrione nord, chiamata Walhalla, con i 12 scranni per le cerimonie, la Gruppenführersaal con il famoso sole nero incastonato nel pavimento con i 12 raggi a forma di sigrune, la ristrutturazione esemplare della Dorfgemeinschafthaus, il centro ricreativo del villaggio, eseguito con eccezionale maestria nella tipica architettura a traliccio in legno delle case tradizionali dell’area.
Di grande rilievo la parte dedicata alla ricerca scientifica effettuata dal personale dirigente di Wewelsburg: la costituzione della ricchissima biblioteca che giunse ad avere 16.000 volumi e che nel 1945 sarà saccheggiata, la costituzione del museo di preistoria e paleontologia del castello diretto dal Prof. Wilhelm Jordan, gli scavi archeologici che portarono ad importanti ritrovamenti nella zona di Böddeken.
Vengono inoltre dettagliatamente ricostruite le visite fatte alla fortezza da importanti dirigenti del partito nazionalsocialista e delle SS quali il capo dei contadini del Reich Walther Richard Darré, lo scrittore e poeta Gruppenführer SS Hanns Johst, l’Obergruppenführer Hans Adolf Prützmann futuro capo del movimento del Werwolf, il Generale SS Sepp Dietrich, l’architetto Albert Speer, Rudolf Hess, Martin Bormann e forse lo stesso Adolf Hitler.
Ad integrazione del testo, in appendice, vengono fornite preziose indicazioni sui siti di rilevante importanza storica presenti nell’area: la fortezza (Kreismuseum Wewelsburg, Burgwall 19, D 33142 Büren-Wewelsburg – Tel: 02955 / 7622-0 Fax: 02955 / 7622-22 e-mail: kreismuseum.wewelsburg@t-online.de ), il Dorfgemeinschafthaus oggi trasformato in locanda (Gasthaus Ottens Hof, Langestrasse 1 – D 33142 Büren-Wewelsburg Tel: 02955 6632), il forno pasticceria Ebbers la cui facciata splendidamente decorata da rune e scritte sacre (l’iscrizione recita “Was der Mensch im Herrgott tut, ist ein Saat, die nicht vergeht. Menschenwerk un Gott getan, kann nicht mit der Zeit vergehen. Geht das Leben auf und ab, Gott ist bei uns überall”: Ciò che l’uomo fa in Dio, è un seme che non va perso. Ciò che l’uomo crea in nome di Dio non passa col tempo. La vita trascorre, Dio è sopra ogni cosa a noi vicino) è stata tinteggiata di scuro dalla furia iconoclasta degli odierni censori. Nella stessa zona meritano sicuramente una visita: il sito di culto germanico delle Externsteine presso Horn, l’Eresburg con la Stiftskirche con la replica dell’Irmisul simbolo religioso sassone distrutto da Carlo Magno, il monumento ad Hermann (Arminio) che ricorda la battaglia della foresta di Teutoburgo del 9 d.C., il museo preistorico di Oerlinghausen ed il cippo che ricorda la strage impunita di 98 prigionieri tedeschi presso il castello di Hamborn effettuata dai soldati americani per rappresaglia contro l’uccisione del Generale Maurice Rose (1).
Chiude il volume una ricchissima bibliografia.
Harm Wulf
Stuart Russell – Jost W. Schneider, La Fortezza di Heinrich Himmler. Il centro ideologico di Weltanschauung delle SS – Cronaca per immagini della scuola SS Haus Wewelsburg dal 1934 al 1945, Editrice Thule Italia, 2007, 264 pagine, 272 immagini, 40,00 euro.
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